1 Maggio 2020/fragole

“Nonostante lo tsunami del coronavirus, arrivato all’improvviso, ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati economici di questa campagna fragolicola. Fin dai primi casi dell’epidemia, accertati in Italia a fine febbraio, abbiamo adottato tutte le misure di prevenzione a salvaguardia dei nostri lavoratori, al quale va il nostro sentito ringraziamento poiché non hanno mai smesso di svolgere il proprio lavoro con grande dedizione”. Così Carmela Suriano, amministratrice della Compagnia delle Primizie di Policoro (Matera) ci fornisce un primo bilancio della stagione 2019/20 che ha visto l’azienda commercializzare finora circa 25mila quintali di fragole del Metapontino.
Carmela Suriano 
“Nei mesi scorsi il mercato è stato un po’ schizofrenico, ma non poteva essere diversamente vista la situazione di emergenza sanitaria. Durante le prime settimane di coronavirus, i prezzi hanno registrato flessioni importanti dovute alle chiusure delle attività dell’ospitalità e anche alle limitazioni alla circolazione dei consumatori. Dopodiché la situazione commerciale è via via migliorata e ciò è stato possibile anche grazie all’ottima organizzazione dei Mercati all’ingrosso di tutta Italia, che non hanno mai chiuso, e all’impegno di diverse catene di supermercati che hanno favorito il prodotto italiano a discapito di quello estero”.
 

Impianto di Melissa
Per i soci della Compagnie delle Primizie, che coltivano fragole su 50 ettari e piccoli frutti su altri 10 ettari, il risultato economico dell’annata è dunque positivo. E non è finita qui. Perché l’azienda lucana sta ancora distribuendo le fragole Melissa Rossetta, le more e le ultime partite di lamponi Adelita“I frutti di Melissa e Rossetta presentano una buona shelf life: fino a metà giugno, la qualità dovrebbe rimanere al livello attuale”, aggiunge Suriano precisando che l’azienda in futuro punterà molto su queste due varietà e su Gioelita, altra proposta di Nova Siri Genetics.
Impianto di Gioelita 
“Anche con i lamponi Adelita siamo giunti ormai alla fine di un’annata che giudichiamo soddisfacente. La campagna è stata particolarmente lunga e c’è stata solo una piccola parentesi negativa a gennaio, quando il surplus produttivo nel bacino del Mediterraneo aveva determinato una forte flessione dei prezzi”.
“In queste settimane sono invece in piena produzione i nostri impianti di more, un piccolo frutto che continueremo a raccogliere e commercializzare per un altro mese”, conclude l’amministratrice della Compagnia delle Primizie.
 

More a marchio Berrita della Compagnia delle Primizie
 

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